Il cuore è per antonomasia l’organo testimone dei nostri sentimenti: quante volte abbiamo “messo la mano sul cuore” nei giuramenti ufficiali o prima delle partite della nostra Nazionale? Appoggiando la mano sul petto a sinistra, cantando a squarciagola l’Innodi Mameli, in realtà abbiamo sempre sbagliato posto.
Il cuore si trova al centro del petto, appena sotto lo sterno. Percepiamo il battito a sinistra perchè la punta del cuore è inclinata leggermente a sinistra, in posizione asimmetrica rispetto all’asse longitudinale del corpo.
Perché in caso di infarto percepiamo dolore al braccio sinistro? Il dolore è una sorta di spia con cui l’organismo ci segnala un danno dei tessuti, potenziale o reale. Alcuni organi, come il cuore, non hanno recettori del dolore e l’unico modo per comunicare una disfunzione è innescare un “dolore riferito”, ossia avvertito dal paziente in aree che non coincidono con la sede della lesione.
Il dolore non sempre è segnale di infarto, anzi: il braccio è costituito da muscoli, ossa e tendini, che possono essere soggetti a infiammazioni, contratture o traumi di vario tipo. Un parametro molto importante per capire se il dolore è di origine cardiaca o infiammatoria è la durata: se si tratta di una fitta molto forte ma che dura solo pochi secondi, è più probabile si tratti di dolori muscolari o intercostali.
In caso si sospetti un infarto cardiaco, è fondamentale non perdere tempo e chiamare subito il 118 per raggiungere il pronto soccorso più vicino. Un intervento tempestivo permette di salvare la vita di una persona ed evitare seri danni al cuore.