Screening sempre più efficaci contro il Papilloma Virus

Il tumore alla cervice uterina, fra i più frequenti nelle donne, coi suoi 2500 nuovi casi annui in Italia, è stato il primo ad essere riconducibile ad una infezione: quella da papillomavirus (HPV – Human Papilloma Virus), la più frequente infezione sessualmente trasmessa, contratta dal 75% degli individui.

Sono oltre 120 i tipi di HPV, di cui:

  • la maggior parte non causa alcuna alterazione e si risolve da sola, scomparendo nel corso del tempo (80-90% dei casi),
  • in una minoranza di casi, invece, il virus provoca delle lesioni a livello della cervice dell’utero, che per lo più guariscono spontaneamente,
  • in minima parte la lesione, se non curata, può progredire lentamente verso forme tumorali causate da ceppi ad alto rischio

Non esiste una cura farmacologica per le lesioni interne, che possono essere trattate solo chirurgicamente. Il vaccino è l’arma più preziosa, in Italia viene fornito gratuitamente a ragazze e ragazzi tra il 12esimo e il 13esimo anno di età, garantendo un buon tasso di copertura. È bene comunque sottolineare che il vaccino affianca, ma non sostituisce lo screening poiché non copre da tutti i tipi di HPV.

Perciò la lotta al cancro uterino passa anche attraverso l’evoluzione dei programmi di screening per potenziare la diagnosi precoce col fine di trattare anche quelle lesioni che non regrediscono spontaneamente fino a completa guarigione.

Oggi si sta sostituendo il noto Pap-test, gratuito dai 25 ai 64 anni, che identifica le lesioni pre-tumorali o tumorali già presenti, con l’HPV-test.

Quest’ultimo riesce a rilevare la presenza dell’HPV anche prima che causi le lesioni individuabili con il Pap-test, selezionando così le donne più predisposte alla neoplasia. La positività al test non vuol dire però “avere un tumore” ma che questo virus è sufficientemente aggressivo da poter portare ad una lesione benigna, che se non precocemente trattata può diventare maligna.

È in questa categoria che si colloca il recente test per la diagnosi disponibile in farmacia. Con questo test, ideato da ricercatori dell’eccellenza italiana della Scuola Normale di Pisa, le donne potranno eseguire a casa un autoprelievo non invasivo di un campione di muco vaginale, in cui verrà valutata la presenza e il tipo di virus eventualmente contratto, senza ulteriori procedure mediche, con un considerevole abbattimento dei costi e dei tempi della diagnostica.

In caso di esito positivo da Pap-test o HPV test, si procede con una colposcopia, una procedura ambulatoriale per valutare le condizioni delle lesioni ed individuare l’eventuale zona da trattare.

Sfruttando la vaccinazione e promuovendo una diagnosi precoce grazie agli screening è possibile interrompere la catena che dall’infezione porta al cancro.

https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/oncologia/hpv-vaccinazione-cruciale-per-cancellare-il-cancro-della-cervice

https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/guida-ai-tumori/tumore-alla-cervice-uterina

https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/tools-della-salute/guida-agli-esami/hpv-test

per approfondimenti vedi anche:

Articolo: HPV: vaccinazione cruciale, eradicazione possibile?
Articolo: Papilloma virus: quando la vaccinazione affianca lo screening
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