Sportivi o sedentari? Uno studio rivela che la realtà è ben più complessa.

Uno studio condotto per conto di Sport e Salute, in collaborazione con gli istituti di ricerca IPSOS e IESCUM, ha valutato l’approccio della popolazione nei confronti dello sport, suddividendo la popolazione in segmenti correlati allo svolgimento dell’attività sportiva.

Dall’indagine sono emersi cinque diversi segmenti di utenza: gli sportivi di default (che rappresentano il 34% della popolazione di riferimento), i disinteressati (20%), gli attivi in compagnia (18%), gli impegnati (17%), gli attivi consapevoli (12%).

Lo studio effettuato permette di guardare alla popolazione non più come a una moltitudine indistinta di praticanti o potenziali tali, ma permette invece di elaborare strategie, programmi e azioni più mirati e più efficaci per le diverse fasce della popolazione.
Si tratta di uno strumento che potrà accompagnare nel loro lavoro quanti quotidianamente elaborano iniziative per promuovere la massima diffusione di stili di vita attivi ed erogano servizi in tal senso.

Tra i molteplici dati emersi dallo studio, sono degni di nota quelli relativi alle fasce d’età.

Gli over65, per esempio, presentano un 35% di “attivi in compagnia”, un 13% di “attivi consapevoli” e solo un 18% di disinteressati.
Per questa fascia d’età è quindi verosimile ritenere che le campagne di sensibilizzazione sui benefici fisici dello sport, da sole, possano risultare insufficienti, mentre politiche volte allo sviluppo dell’attività sportiva di gruppo possono generare interessanti risultati.

Dal report emerge un altro dato che deve far riflettere: l’età in cui si abbandona lo sport. Essa infatti si colloca mediamente sui 35 anni, età concomitante con l’aumento degli impegni lavorativi e famigliari.

Fonte: Sport e Salute: “Le barriere all’attività fisica e sportiva: la segmentazione degli italiani”

Contenuto validato e pubblico