Cinquanta sfumature di vaccino: i lisati batterici

Di corredo con i ritrovati vaccini antinfluenzali, ormai strutturali nelle nostre farmacie, e nell’attesa del reale arrivo dei vaccini anti-covid aggiornati per la variante Omicron, anche questo’anno ci troviamo ad esplorare la strada alternativa riguardante i “vaccini” orali, ovvero i lisati batterici.

Questi farmaci sono composti da una miscela di antigeni, specialmente quelli coinvolti nelle problematiche delle vie aeree (es. Staphylococcus Aureus e Pneumoniae), volti a stimolare una risposta immunitaria specifica ed aspecifica nell’ottica di ridurre l’esposizione a bronchiti, tonsilliti  ed influenza, nonchè infezioni batteriche e virali.

Essendo dei liofilizzati, composti da miliardi di batteri da ceppi specifici, sono principalmente in forma orali come compresse, capsule o bustine granulari. Queste cellule batteriche, una volta assunto il farmaco, vengono processate dell’organismo in maniera tale da combattere le infezioni citate e stimolare il sistema immunitario appunto.

La posologia è rappresentata da una profilassi per i primi 10 o 20 giorni del mese da ripetere a cicli nei tre mesi consecutivi al primo, con intervalli di stop regolari.

In merito alla loro efficacia, l’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) ne ravvisa l’utilità in ottica di prevenzione per le infezioni respiratorie ricorrenti, polmonite esclusa, pur non sottolineandone eventuali effetti curativi.

Di certo, vari studi hanno sottolineato la loro efficacia nel ridurre i sintomi in oggetto e facendo descrescere l’uso di antibiotici su un’ampia fetta di popolazione, tra cui i bambini.

Gli effetti indesiderati principali sono rappresentati da eventuali ipersensibilità ai principi attivi, oppure a particolari condizioni di salute, con la raccomandazione di evitare l’abbinamento di altri immunostimolanti seppur di origine naturale.

 

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30460909/

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