DENGUE, COSA NE SAPPIAMO?

La dengue è una patologia virale trasmissibile all’uomo attraverso punture di zanzare che precedentemente hanno punto una persona infetta.

E’ quindi escluso il contagio diretto tra esseri umani: il virus circola nel sangue della persona infetta mediamente per 5 giorni e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri soggetti.

Il vettore principale della malattia è la zanzara Aedes aegypti.

Negli ultimi decenni, sebbene la dengue sia endemica da secoli nelle regioni tropicali, si è diffusa anche in Europa, complice il cambiamento climatico e la mobilità di merci e persone.

La malattia provoca febbre con picchi oltre i 39.5 °C, mal di testa, dolori peri orbicolare, nausea e dolori osteo-articolari. Meno diffusi i rush cutanei.

La malattia risulta essere particolarmente pericolosa in quanto può svilupparsi una forma acuta di febbre emorragica.

Da segnalare come nei bambini i sintomi prima elencati siano nella maggior parte dei casi assenti.

Non esiste un trattamento specifico per la dengue.

La remissione dei sintomi può avvenire in massimo due settimane con l’ausilio di farmaci sintomatici antipiretici.

Per evitare pandemie di dengue è necessario associare alle classiche attenzioni relative a repellenti e protezioni individuali anche la lotta alla zanzara Aedes tramite disinfestazioni negli scali merci e sugli aerei in arrivo da zone a rischio.

Da febbraio 2023, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha autorizzato l’utilizzo e la commercializzazione di un vaccino tetravalente vivo attenuato per la prevenzione della malattia.

Un secondo vaccino, non commercializzato in Italia, è indicato solo per persone residenti in aree endemiche e che abbiano avuto una precedente infezione da Dengue confermata attraverso dei test di laboratorio.

Fonte: ISS

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