Il paziente celiaco è sicuro in viaggio?

Secondo le stime dell’Istituto Superiore di Sanità oltre 600.000 italiani soffrono di celiachia.

Il periodo delle vacanze estive risulta essere particolarmente critico per questa numerosa categoria di pazienti in quanto la pianificazione di viaggi, specialmente all’estero, non è sempre facile.

Per agevolare una serena qualità di vita del viaggiatore celiaco anche all’estero è bene ricordare che l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) fissa a 20 ppm (parti per milione) il limite massimo di glutine presente in un cibo per venire classificato come gluten free.

Tale limite è un parametro fissato a livello globale per la sicurezza di tutti i pazienti celiaci.

La stessa etichetta dunque possiede lo stesso valore in tutti i continenti.

Maggiore attenzione va posta invece all’assunzione di cibi artigianali o non etichettati.

Il viaggiatore deve in quel caso assicurarsi dell’effettiva composizione dei cibi, ricordando che non sempre è necessario privarsi dell’assaggio in particolare di prodotti locali in quanto in diverse parti del mondo la base delle pietanze è rappresentata da riso, mais, lenticchie o cereali privi in natura di glutine.

Resta sempre fondamentale per il celiaco preoccuparsi in ogni caso delle possibili contaminazioni, segnalando nei ristornanti la propria intolleranza.

E’ inoltre buona norma per il celiaco portare sempre con sé in viaggio un congruo numero di snack o preparati confezionati gluten free, così da poter sopperire ad eventuali carenze di luoghi o prodotti specifici nei Paesi di destinazione.

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