Esploriamo in questo articolo le peculiarità della Boswellia Serrata, pianta originaria dell’India e dell’Africa, la cui droga è rappresentata dall’essudato del tronco.
Le componenti chimiche che la caratterizzano sono resine, mucillagini e, in percentuali minori, oli essenziali. Tradizionalmente ad essa vengono attribuite proprietà antinfiammatorie ed antitumorali (in fase di studio), nello specifico sembra che la resina (in particolare l’acido boswellico da essa contenuto) possa andare a ridurre la produzione di leucotrieni.
La componente di oli essenziali invece sembra avere una buona attività antifungina ma più specifica verso i funghi patogeni per il mondo vegetale.
Per la sua componente antinfiammatoria, la Boswellia sembra possa costituire un buon supporto per i pazienti affetti da artrite reumatoide, in tale ottica essa viene spesso impiegata in integratori tropici sulla mobilità e l’apparato muscoloscheletrico.
Per applicazioni topiche, in gel o crema, i principi attivi di questa pianta sembrano dare un buon effetto miorilassante, agendo su crampi e rigidità muscolare.
In alcuni impieghi più tradizionali, legati al mondo della medicina naturale ed anche dell’omeopatia, preparati a base di Boswellia erano impiegati anche per patologie infiammatorie dell’intestino nonchè problematiche respiratorie.
Nonostante ciò, gli effetti collaterali evidenziati da recenti studi sembrano essere proprio a carico dell’apparato gastrointestinale qualora siano superati i dosaggi consigliati.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22457547/