Malattia di Kawasaki e Covid-19 nei bambini: possibile correlazione?

In questo periodo di pandemia globale un campanello di allarme in Italia e in Gran Bretagna si è acceso nei confronti di alcuni dati in aumento sullo sviluppo della malattia di Kawasaki nei bambini; al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, in particolare, i pediatri hanno notato un afflusso al pronto soccorso di piccoli che hanno sviluppato questa malattia nell’ultimo mese pari ai casi riscontrati negli ultimi tre anni.

Partendo da queste evidenze i pediatri Lorenzo D’Antiga e Lucio Verdoni e l’allergologo Angelo Mazza del Papa Giovanni XXIII di Bergamo hanno estrapolato dei dati importanti, approfondendo i casi e trovando prove che sembrano confermare la responsabilità del nuovo Coronavirus e quindi una correlazione tra quest’ultimo e lo sviluppo di tale malattia nei bambini.

La malattia di Kawasaki è una vasculite dei piccoli vasi che colpisce i bambini sotto i dieci anni, ma più spesso sotto i 5 anni con dei sintomi tipici quali la febbre elevata persistente, un’eruzione cutanea, delle alterazioni delle mucose e delle estremità. La complicanza più temibile è l’infiammazione delle arterie del cuore, che può causare delle dilatazioni aneurismatiche permanenti delle coronarie. La malattia risponde molto bene alla terapia, che si avvale della somministrazione di immunoglobuline e acido acetilsalicilico, nonché, talora, di cortisone e con il trattamento appropriato, somministrato in tempi rapidi, praticamente tutti i bambini guariscono.

La causa di questa malattia che è stata scoperta 50 anni fa circa è tutt’ora ignota, anche se si pensa che a causarla sia un agente infettivo, il quale causa una risposta infiammatoria esagerata nei bambini predisposti; ora quello che i medici stanno supponendo e che ha fatto in modo di lanciare l’allarme anche negli altri Stati è proprio che il Coronavirus Sars-Cov.2 sia proprio uno dei probabili induttori della malattia di Kawasaki.

Si è parlato tanto del fatto che i bambini siano protetti da sviluppare forme gravi di polmonite da Covid-19, mentre ora iniziamo a trovare nuove evidenze sulle conseguenze di questo virus, perché può creare altre malattie attivando la risposta del sistema immunitario dell’ospite e inducendo una risposta infiammatoria anche a distanza di tempo dall’infezione e che può interessare diversi organi.

E’ sicuramente necessario sottolineare che solo una minoranza dei bambini infetti dal Coronavirus sviluppa la malattia di Kawasaki, meno dell’1%; il problema però si pone comunque in vista proprio dell’imminente “Fase 2” della lotta all’epidemia e diventa quindi fondamentale prendere in considerazione tutte le conseguenze che questo virus può causare dal bambino all’adulo.

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