Ok il prezzo è giusto…. Anche per i tamponi?

È ancora aperto il dibattito sul prezzo da applicare ai tamponi in farmacia, non essendo chiaro se attualmente la legge preveda un prezzo fisso (e come tale non modificabile nè verso l’alto né verso il basso) o un prezzo massimo (quindi una soglia che non può essere superata, ma sotto la quale si potrebbe andare).

Con il primo decreto-legge sul “Green pass” n. 105 del 23 luglio 2021 veniva previsto, all’art. 5, che la somministrazione di test antigenici rapidi in farmacia dovesse avvenire a prezzi “contenuti”, così come definiti dal Protocollo d’Intesa siglato tra il Ministero della Salute, il Commissario Straordinario per l’attuazione ed il coordinamento delle misure di contenimento e di contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19, Federfarma, Assofarm e Farmacie Unite.

Ai sensi del citato decreto, la somministrazione dei test antigenici rapidi in farmacia doveva pertanto avvenire secondo prezzi massimi ben definiti, lasciando tuttavia aperta la possibilità di applicare prezzi inferiori, entro il limite massimo stabilito e sempre, comunque, nel rispetto della sicurezza del cittadino e dell’operatore.

Fin qui non vi erano dubbi sul fatto che il prezzo applicabile ai tamponi rapidi in farmacia fosse calmierato e, pertanto, derogabile verso il basso.

Tuttavia, il nuovo decreto-legge n. 127 del 21 settembre 2021 è intervenuto a modifica della disposizione sopra citata, facendo sorgere dubbi e perplessità sulla natura del prezzo da applicare alla somministrazione dei tamponi in farmacia.

Non è chiaro, infatti, se per effetto del nuovo decreto il prezzo calmierato vada, invece, oggi considerato di fatto come un prezzo imposto e come tale vincolante per le farmacie a pena di severe sanzioni (da mille a 10mila euro e chiusura dell’esercizio fino a cinque giorni).

La questione non è di poco conto, dal momento che la normativa prevede severe conseguenze sanzionatorie per le farmacie che non dovessero rispettare il prezzo concordato previsto dall’accordo commissario-farmacie (fisso o derogabile verso il basso?).

Sul punto si sono già espressi vari esperti del settore, alcuni favorevoli a ritenere che con il nuovo decreto-legge sarebbe intervenuta una “stretta” del governo a favore di un prezzo non più calmierato ma imposto, altri, invece, più orientati a considerare ancora il prezzo dei tamponi come prezzo calmierato, anche a fronte del nuovo intervento legislativo.

Il combinato disposto dei due decreti “Green pass” e del protocollo d’intesa offrono argomenti a supporto dell’una e dell’altra lettura e, pertanto, si auspica che la questione venga definitivamente chiarita, possibilmente in sede di conversione in legge del citato provvedimento.

Fonti:

– decreto legge 105 del 23 luglio 2021

– protocollo d’intesa tra il ministero della Salute, il Commissario Straordinario per l’attuazione ed il coordinamento delle misure di contenimento e di contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19, Federfarma, Assofarm e Farmacie Unite

– decreto legge n. 127 del 21 settembre 2021

 

Avv. Stefania Marchini

 

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